Il kit di primo soccorso per trekking, montagna e sport outdoor

Tempo di lettura 9 min

Elemento principe dei magnifici sette il kit di primo soccorso è un accessorio indispensabile da avere sempre con noi!

Che si tratti di trekking, di sci alpinismo, di arrampicata, di trail running o di qualsiasi altra attività e sport praticato in montagna o all’aperto il Kit di Primo Soccorso (detto anche KPS o kit di pronto soccorso o F.A.K. “first aid kit”) dovrebbe essere un elemento sempre presente nello zaino di ogni escursionista (infatti fa parte dei magnifici sette). E invece troppo spesso, sempre per via di quella filosofia che “tanto andare a camminare o muoversi in montagna non è pericoloso” o per sciocca e pericolosa dimenticanza, la maggior parte di noi ne è quasi sempre sprovvisto.

Oggi quindi andrò a raccontarvi cosa si nasconde nel mio KPS di guida escursionistica che, per ovvie ragioni, prevede la responsabilità di molte più persone e richiede di essere preparati ed attrezzati per far fronte a molti più imprevisti ma non preoccupatevi, vi parlerò comunque anche di un kit ridotto per un uso personale.

CHI È CAUSA DEL SUO MAL PIANGA SE STESSO

O come diceva Dante «credo ch’un spirto del mio sangue pianga la colpa che là giù cotanto costa», in realtà io nemmeno sapevo che questa frase fosse di Dante, l’ho sempre letta sulle carte da Briscola. Ad ogni modo questa massima mi serviva per dire che in realtà, sebbene molto spesso il fatto di farsi del male in ambiente possa essere causato da un nostro errore, non è sempre così.

Perchè come ben sapete, e ormai dovreste averlo imparato visto che è un anno che vi faccio due maroni tanti con questi spiegoni, l’ambiente outdoor non è il centro di una qualunque città e non segue le normali regole dell’ambiente addomesticato a cui siamo abituati. E non si tratta di allarmismo bensì di semplice analisi. In outdoor infatti i “guai” possono derivare da fattori ambientali incontrollabili, dalla quota, dal clima, dall’affaticamento psico-fisico o da emergenze ed infortuni veri e propri come abrasioni, tagli, distorsioni e fratture. Ecco quindi che avere con noi un KPS diventa fondamentale per poter rispondere in modo adeguato a tutte queste possibilità.

COME SEMPRE L’ATTREZZATURA NON È TUTTO

Perché ovviamente avere gli strumenti migliori o quelli più performanti e leggeri senza però avere la minima idea di come si utilizzino è utile quanto cercare di pulirsi il deretano con un rametto rinsecchito (parafrasi di un detto veneto e trentino). Ecco quindi che sarebbe davvero molto utile (e secondo me dovrebbe anche essere un obbligo civile) partecipare ad un corso di BLSD dove si possono apprendere importanti nozioni sul primo intervento in caso di infortuni e situazioni di pericolo. 

LA STRUTTURA E LA GESTIONE DEL KIT

Per quello che riguarda il contenitore del kit io mi sono sempre travato molto bene con delle apposite sacche realizzate in robusto cotone trattato (talvolta li si può trovare anche in materiali tipo Cordura o materiali più resistenti). La custodia dovrà essere morbida, per adattarsi agli spazi all’interno dello zaino e possibilmente impermeabile (una buona abitudine però è quella di tenerlo all’interno di una piccola dry bag ben riconoscibile). Se possibile andrebbe tenuta in un posto facilmente raggiungibile ed il colore della custodia dovrebbe essere di un bel rosso vivo con una evidente scritta che identifichi il Kit poichè potrebbe capitare che sia qualcun altro a doverlo recuperare dal nostro zaino.

Un’altra cosa a cui prestare attenzione poi è la scadenza ed il normale deterioramento di alcuni dei componenti all’interno del nostro kit. Sia i medicinali che alcune garze sterilizzate sono infatti soggette a scadenza e dovremo controllarle regolarmente sostituendo ciò che risulta obsoleto. Inoltre stando all’interno dello zaino, soprattutto se pratichiamo alpinismo o attività in periodo invernale, il kit sarà esposto a sbalzi di temperatura ecco quindi che un check regolare dell’attrezzatura risulta molto importante.

I KIT “GIÀ FATTI” CHE TROVIAMO IN VENDITA

Di base si tratta di kit pre-riempiti e pensati per un uso generale e non specifico. Li si può trovare in vendita online o nei negozi di sport e quelli di alcune aziende di settore come Vaudè, Ortovox e Salewa possono essere un’ottima soluzione. Dal mio punto di vista questi kit rimangono comunque delle basi di partenza da integrare poi con elementi aggiuntivi in base disegnati sulle alle nostre esigenze.

IL KIT PER USO PERSONALE

Se viaggiamo da soli o al massimo in coppia possiamo portare con noi una versione ridotta di un kit di primo soccorso standard, permettendoci di risparmiare sui quantitativi e soprattutto sul peso. Gli elementi del mio kit da guida “fondamentali” sono anche quelli da avere nel kit personale.

IL KIT DELLA GUIDA ESCURSIONISTICA

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CUSTODIA / SACCA DI CONTENIMENTO

  • Drybag di contenimento

  • Sacchetto contenitore

GL ELEMENTI FONDAMENTALI

  • Forbicine
    Utilissime per tagliare e regolare eventuali pellicine, pezzetti di pelle, abrasioni e quant’altro così come per tagliare garze e cerotti. (Eventualmente può tornare comoda anche una forbice chirurgica per tagliare garze e altri elementi più grandi ma si tratta, secondo me, di un plus)


  • Pinzette Chirurgiche
    Per togliere spine e schegge e per piccoli interventi di precisione


  • Pinzette per Zecche
    Ormai quasi obbligatorie visto che negli ultimi anni la popolazione di questi fastidiosi ed inutilissimi parassiti è aumentata in modo molto consistente e che diventa sempre più facile essere morsi da qualcuna durante un’escursione all’aperto. Inoltre, consiglio che probabilmente mi porterà qualche critica, esiste anche un vaccino specifico contro la Meningoencefalite da zecca o TBE (che qui in Trentino è gratuito) che secondo me sarebbe assolutamente da fare visto che può proteggerci da una malattia che, vi assicuro, è molto rischiosa e che spesso ha strascichi molto gravi.

  • Amuchina o gel igenizzante similare
    Utile per pulirsi le mani prima di fare piccoli interventi o per “lavarsi le mani” dopo una giornata di attività outdoor.

  • Rotolo di nastro medico telato (detto anche “tape”)
    Per ovvi utilizzi di fissaggio e bendaggio, evitate quello di carta perchè ha una tenuta veramente scarsa. Il mio consiglio è quello di prenderne uno telato e robusto (tipo quello da sport tipo arrampicata / basket / boxe).

  • Rotolo di benda elastica autoadesiva
    Per fissare garze e tamponi su parti medio ampie o per fare delle fasciature provvisorie alle articolazioni. Molto utile anche per eventuali riparazioni d’emergenza in quanto è elastica, molto resistente (anche all’acqua) ed autoadesiva.

  • Cerotti per Vesciche Compeed
    Elemento assolutamente fondamentale, consiglio i compeed perchè secondo me sono i migliori. Esistono di diverse misure, quindi cerchiamo di averne di più tipi.

  • Fischietto di emergenza
    Il migliore ed uno tra i più potenti è secondo me il Fox-40, usato da arbitri e forze di polizia e che usavo quando facevo il bagnino. Anche se molti zaini ne hanno uno integrato, consiglio di averlo all’interno del Kit.

  • Kit per piccoli tagli e ferite composto di:
    - Garze impregnate di disinfettante (che sono una versione migliore e più leggera del disinfettante, che secondo me non è necessario)
    - Garze sterili in confezione singola
    - Cerotti Anti-acqua di grandi, medie e piccole dimensioni
    - Punti a cerotto Steri Strip
    - Guanti (possibilmente latex free)
    - Bende di garza orlata in cotone per fasciature

  • Mascherine Chirurgiche di protezione

  • Salviette Igenizzanti Anti Odore

  • Coperta Isotermica di emergenza (o più comunemente conosciuta con l’orribile nome di metallina o coperta termica)
    Il mio consiglio in questo caso è quello di dotarsi di una coperta riutilizzabile e soprattutto di qualità. Inutile dirvi che le coperte cinesi da 0,49 sono usa e getta e realizzate con materiali non consoni. In montagna in caso di necessità e bisogno vale la pena avere un elemento valido che ci protegga.

  • Una checklist con tutto il contenuto del kit in modo da poter fare ordine e/o rifornirlo in caso si utilizzassero alcune componenti.


GLI ELEMENTI AGGIUNTIVI

  • Stick per punture di Insetti
    Sembra una sciocchezza ma, pagando il pegno di un minimo di bruciore e dolore momentaneo, passare questo presidio su una qualsiasi puntura di ape/vespa/ragno/ortica può alleviare di molto il fastidio causato dal veleno di queste bestiole. Ecco quindi che lo stick diventa un utile aggiunta al nostro Kit.

  • Qualche metro di cordino o Paracord
    Utile per fare riparazioni così come per sostituire i lacci o in emergenza per fare alcune legature. Il paracord 550 inoltre è un tipo di cordino molto robusto ed adatto a molteplici utilizzi e nel mio kit è sempre presente.

  • I Medicinali
    I risvolti di portarsi dietro dei medicinali sono sempre molti e in linea di massima, soprattutto se siete una guida, il consiglio è quello di evitare assolutamente di somministrare e/o offrire pomate, medicinali e qualsivoglia forma di pastiglia ad un cliente o amico. Sembra assurdo, lo so, soprattutto se abbiamo qualcuno che sta male e che necessiterebbe di aiuto, ma agli occhi della legge per somministrare dei farmaci (cosa assolutamente corretta) è necessario essere un medico o un farmacista. Ad ogni modo vi riporto qui di seguito quali sono i farmaci che io mi porto per prevenzione ed uso personale:
    - Un antidiarroico tipo Imodium
    - Dell’ibuprofene tipo Moment o del Ketoprofene tipo Oki
    - Un antipiretico tipo Tachipirina
    - Una pomata per limitare le infezioni e favorire il rimarginamento cutaneo (in monodose)
    - Una pomata lenitiva per scottature anche se potremmo svegliarci e piuttosto portare un po’ di crema solare rendendo così inutile questo elemento

  • Un laccio emostatico
    (Attenzione! Si tratta di un presidio medico che bisogna saper utilizzare in modo corretto, che può essere utile in alcune occasioni ma che potrebbe anche creare danni importanti, ecco perchè dal mio punto di vista non rientra nei fondamentali.)

GLI ELEMENTI “IN PIÙ”

  • Un rotolo di nastro da elettricista o qualche strappo di Gorilla Tape o Nastro Americano. Immancabili compagni che possono aiutare in tantissime situazioni

  • Un paio di assorbenti/tamponi femminili
    In caso di necessità qualunque donna vi sarà eternamente grata per questo vostro accorgimento

  • Lenti a contatto di riserva
    Se siete ciechi come me queste piccole amiche possono salvarvi dal finire sul fondo di un burrone

  • Un paio di preservativi
    Non solo per utilizzarli al loro più ovvio scopo. Nella mia formazione di istruttore di sopravvivenza ho imparato che questi elementi possono adattarsi ad una miriade di situazioni diventando: un guanto d’emergenza, una borraccia in grado di contenere fino a 3L d’acqua circa, una drybag, una benda e/o un laccio emostatico d’emergenza, una legatura o un elastico o un cordino. Insomma, con un preservativo si possono fare infinite cose per cui averne un paio con noi non fa mai male!

  • Un paio di elastici per capelli

  • Un accendino
    Per sterilizzare o accendere il fornello nel caso in cui perdiate quello del kit cucina

  • Un kit di riparazione per materassini
    Per non dover dormire male o ancora peggio sui sassi in caso di una foratura

  • Qualche fascetta da elettricista
    Salvano la vita in mille situazioni!

  • Un piccolo prontuario di sopravvivenza
    Io ho la fortuna di possedere una datata ma fantastica “Survival Card” di Ferrino, fuori produzione credo dal 1985, che riassume in formato compatto tutte le informazioni utili per i casi di emergenza

  • Scaldini per mani o piedi
    Accessorio assolutamente superfluo ma al tempo stesso leggero e che, per alcuni, può fare davvero la differenza. Utilizzati solo una vota, dormendo a -10° devo dire che mi hanno permesso di scaldare il sacco in modo molto più veloce e di addormentarmi in un quarto del tempo.

  • Una “Sam Splint”
    Pezzo d’attrezzatura utile per steccare ma ahimè molto pesante, ingombrante e che si spera non serva mai. È inoltre necessario saperla utilizzare correttamente per non aggravare la situazione dell’infortunato. Io ad esempio non ne possiedo una e non la porterei.

NB: UNA NOTA SUI MEDICINALI

Va da se che i medicinali indicati all’interno del mio kit sono ad esclusivo uso personale e, a meno che non siate dei medici o dei farmacisti, non si possono assolutamente distribuire ad altre persone. Vanno poi utilizzati secondo le indicazioni riportate sul bugiardino ed inoltre coprono un limitato spettro di malesseri ma sono, secondo me, comunque importanti da avere.

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